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Alto 1, 85 cm, circa, attualmente sovrappeso, castano, occhi marroni misti a verde, tendenzialmente simpatico.

lunedì, agosto 23, 2010

Comunicazioni fotogra-fighe (cool)

Dopo tanti giorni di silenzio dovuti in parte alla pigrizia, sempre in agguato, in parte al suo esatto contrario e cioè la frenetica attività della vita quotidiana, torno con un post che trae spunto da tre scatti fatti sul traghetto che percorre la tratta Porto Ferraio - Piombino.

Il soggetto è sempre lo stesso, un isolotto che aveva colpito la mia attenzione, forse perché mi ricordava qualche immagine di fantasia già vista altrove o forse perché la mia scelta era semplicemente dettata dalla circostanza, trovandomi in quel preciso momento nel bagno del traghetto...

Fatto sta che questa foto non descrive in maniera così precisa l'ambiente interno e probabilmente se non avessi aggiunto le parole di contorno, per voi lettori continuerebbe a rappresentare "semplicemente" una "foto dalla nave", "foto dall'oblò".

Ma cos'è l'oblò per questa foto? E' un'espediente narrativo... descrive l'immagine, la connota dando un senso ben preciso e, svolgendo una funzione decorativa, finisce per diventare elemento grafico pratico: la cornice!

Nella seconda immagine tutto questo è ancora più vero dato che con una inquadratura più stretta abbiamo ottenuto uno sbilanciamento dell'immagine a favore dell'isolotto e a discapito dell'ambiente cabina.

Anche il colore svolge la sua funzione, il contrasto chiaro/scuro che esalta il "soggetto" e lascia l'ambiente nell'ombra pone la nostra attenzione al di là del cerchio che è mera cornice.

Siamo però sicuri che la cornice sia davvero tanto priva di significato? Essa stessa è parte dell'opera, come ci insegnao i maestri della pittura che sceglievano con attenzione lo stile di ciò che faceva da contorno ai loro capolavori.

Veniamo infine all'ultima foto.

Non possiamo più dire con sicurezza di essere in una cabina, certo il mare, l'isolotto e la forma ellittica del frame ci suggeriscono che potremmo essere a bordo di una nave, ma non v'è certezza. Potremmo essere in un fortino, su un altro isolotto o ancora in un qualsiasi edificio sulla terra ferma...

L'utilizzo dell'oblò come cornice qui raggiunge l'apice delle sue possibilità e lo fa, paradossalmente, tagliandone una parte.

Questo esempio, in definitiva, serve a condividere un'esperienza che mette in luce come quello che ci circonda possa essere molto utile per impreziosire le nostre foto e per creare effetti naturali senza lambiccarci il cervello nella postproduzione, finendo spesso per dare un senso di innaturalezza alla nostra immagine, ma vuole anche mettere in guardia il lettore da giudizi approssimativi e dall'utilizzo superficiale dell'ambiente e dell'inquadratura che finiscono per attribuire sempre un significato aggiuntivo.

"L'apparenza inganna" dice il proverbio "ma solo uno sciocco non giudica dalle apparenze" aggiungeva Oscar Wilde

1 Comments:

Anonymous Emanuela Costantini said...

Un'ultima versione della foto dell'isolotto potrebbe essere quella che esclude totalmente la cornice dell'oblò. A quel punto la contestualizzazione è rimandata totalmente all'immaginazione di chi osserva l'immagine che potrebbe essere scattata da qualsiasi punto, in qualsiasi circostanza: un'imbarcazione, un terrazzo (usando un potente teleobiettivo), una finestra di qualsiasi forma... Pensare ad una foto scattata dalla toilette di un traghetto, a quel punto, sarebbe stato forse solo l'ultima delle ipotesi. Magia sconfinata della portata "documentaria" della fotografia e limitatezza dell'immaginazione e della fantasia... Emanuela

06 gennaio, 2011 14:46  

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