Comunicazioni risorte

Dopo tanto tempo di silenzio, un post che rappresenta una comunicazione di quelle che vengono giù di getto e che non hanno nulla o poco di cattedratico.
Certo non mancherà chi leggendolo vorrà incasellarlo nella tassonomia di una scienza più o meno infusa, ma gradirei che, per una volta, i professori ricordassero di essere stati bambini.
E' il bambino, infatti, che scrive, quasi come gesto infantile, ma profondamente umano, delle righe intrise di senso, ma che sembrano dir tutto e nulla.
Ebbene sì, lettore attento, altro non è che uno sfogo, lo sfogo di un sentimento, lo sfogo del silenzio perpetuato nel tempo e quello della passione per una vita che, come la natura sa essere matrigna e non madre, ma forse proprio dall'alto della sua Sapienza fa un gioco che non ci è dato scoprire, se non quando, canuti, possiamo arrogarci il diritto, e il piacere, di poter bere dalla coppa di Sofia.
Tornando dal criptico al meno criptico mi sembra ormai doveroso chiudere quello che sta diventando un post fin troppo noioso e anticiparvi il ritorno, nei prossimi, alle mie ben più sobrie comunicazioni comunicate comunicanti!
Il blogger è tornato!
Sarà rimasto ancora qualcuno ad ascoltarlo?
Io la bottiglia in questo mare virtuale la lancio e mal che vada mi sarà dolce questo naufragare...
0 Comments:
Posta un commento
<< Home