Quando torno in città, anche per pochi giorni, sento il cambiamento di ritmo fin da subito.
Gradualmente, poi, la città ti assimila e tu diventi parte di qualcosa che è altro da te. E' come un vortiche che tu vivi dapprima nel suo lato periferico, ma pian piano vieni spostato sempre più al centro dove il ritmo è sempre più frenetico ed estenuante.
Quando sei in città non puoi essere spento, devi andare avanti e stare al passo, facendo un gioco che alla fine, solo dopo che hai vinto, se hai vinto, ti accorgi di aver perso.